venerdì 17 settembre 2010

Antonio Felici - Lo sport e l'Europa, dal conflitto al dialogo



Lo sport nella politica dell’UE

Tra conflitto e dialogo


Le istituzioni comunitarie scoprirono per la prima volta lo sport nel 1974, in occasione della storica sentenza Walrave/Koch emessa dalla Corte di Giustizia europea. Da quel momento, grazie anche all’esponenziale crescita economica e sociale del fenomeno sportivo, sono intervenute su questo settore con frequenza crescente fino alla definizione organica di una politica sportiva europea nel celebre Libro Bianco sullo Sport. Sin dall’inizio, le posizioni dell’UE sono state accolte in maniera critica dalle più importanti organizzazioni sportive internazionali come la FIFA, l’UEFA e il CIO. Ne è scaturito un intenso dibattito, soprattutto sulla natura specifica dello sport, caratterizzato da momenti di aperto conflitto sfociati, nel tempo, in un dialogo costruttivo ma non privo di asperità. Il mondo dello sport ha ottenuto risultati importanti come il ridimensionamento dell’effetto deflagrante di sentenze assai temute come la Bosman. L’UE quello di tenere lo sport sotto il cappello del diritto comunitario. Ma diverse questioni restano ancora aperte. Il volume ospita, oltre alla prefazione del presidente del CONI Gianni Petrucci, le interviste al commissario europeo con delega allo sport Maros Sevcovic, al vicepresidente del CIO Mario Pescante e al presidente del sindacato mondiale calciatori Gerardo Movilla.

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