mercoledì 3 dicembre 2014

"STELLA D'AFRICA" IL NUOVO LIBRO DI ANTONIO FELICI

E' uscito in questi giorni il nuovo libro di Antonio Felici "Stella d'Africa - La vita straordinaria di Luciano Vassallo. Mito del calcio africano anni '60, esule in Italia" edito da Coralli.

Luciano Vassallo è un figlio del colonialismo italiano in Africa. Nato dall’unione tra un soldato toscano e una “faccetta nera” eritrea, vive la dura condizione dei meticci tra la caduta del fascismo e i primi anni del dopoguerra. Rimasto senza padre, conosce un’infanzia di povertà e di stenti, oltre alla discriminazione razziale subita sia dagli italiani che dai nativi di colore. Il calcio gli offre l’occasione per un clamoroso riscatto. Leader e capitano dell’Etiopia, nel ’62 solleva la Coppa d’Africa diventando un mito dello sport africano. Col regime di Menghistu cade in disgrazia e si trasferisce in Italia, raggiunta al termine di una fuga avventurosa tra montagne e deserti. Stabilitosi ad Ostia, insegna calcio ai ragazzi e si inventa faticosamente una nuova vita, superando con coraggio drammi e tragedie familiari. La vita di un uomo straordinario, sopravvissuto grazie alla forza e alla dignità di chi crede nei valori dello sport.

mercoledì 12 novembre 2014

LA VERITABLE HISTOIRE DES COUPES DU MONDE

Il film-documentario sulla storia dei Mondiali andata in onda su France3. Nel filmato le testimonianze, tra gli altri, di Antonio Felici, consulente editoriale del progetto.

LE PAGELLE DI ROMA-TORINO 3-0

LE PAGELLE DI BAYERN-ROMA 2-0

LE PAGELLE DI NAPOLI-ROMA 2-0

LE PAGELLE DI ROMA-CESENA 2-0

LE PAGELLE DI SAMPDORIA-ROMA 0-0

LE PAGELLE DI ROMA-BAYERN 1-7

LE PAGELLE DI ROMA-CHIEVO 3-0

LE PAGELLE DI JUVENTUS-ROMA 3-2

mercoledì 1 ottobre 2014

France Football - Villas Boas: a me lo Zenit

La prima pagina dell'articolo uscito oggi su France Football dedicato alle imprese di Villas Boas allo Zenit.

L'analisi - Betting Magazine (30 settembre)

L'analisi - Betting Magazine (16 settembre)

LE PAGELLE DI MANCHESTER CITY-ROMA 1-1

http://www.marione.net/not.php?Not=14840&Titolo=Notizie%20On%20Air:%20Manchester%20City%20-%20Roma%201-1:%20le%20pagelle%20di%20Antonio%20Felici%20di%20France%20Football

LE PAGELLE DI ROMA-CSKA MOSCA 5-1

www.marione.net/not.php?Not=14729

LE PAGELLE DI PARMA-ROMA 1-2

www.marione.net/not.php?Not=14783

LE PAGELLE DI ROMA-CAGLIARI 2-0

www.marione.net/not.php?Not=14757

LE PAGELLE DI EMPOLI-ROMA 0-1

www.marione.net/not.php?Not=14684

LE PAGELLE DI ROMA-FIORENTINA 2-0

www.marione.net/not.php?Not=14581&Titolo=Notizie%20On%20Air:%20Roma%20-%20Fiorentina%202-0:%20le%20pagelle%20di%20Antonio%20Felici%20di%20France%20Football

mercoledì 27 agosto 2014

LA ROMA SOGNA UN IMPERO

Lo speciale sulla Serie A uscito ieri su France Football


ROMA SOGNA UN IMPERO

Sostenuti da un’intensa campagna acquisti, dalla prolungazione dei contratti di molti giocatori e dal solido lavoro di base di Rudi Garcia, i Giallorossi si presentano come favoriti di una Serie A che parte il prossimo week-end.

di Antonio Felici, a Roma

Il patto della foresta. Sembra un titolo alla Tolkien, degno di un capitolo del suo celeberrimo Signore degli Anelli. D’altronde, i paesaggi verdeggianti e scoscesi della Stiria si presterebbero a meraviglia, ma nel nostro caso non ci sono sortilegi, folletti o demoni. Solo un gruppo di giocatori e di tecnici, con in testa un uomo chiamato Rudi Garcia. L’idea era semplice: riunire tutta la squadra e lo staff per un grande barbecue, allo scopo di ottenere la più grande coesione possibile. Una variante dell’uscita per il rafting dell’estate 2013, che aveva come slogan un “siamo tutti nella stessa barca” che sgorgava spontaneo come da una sorgente. Proprio là, nel contesto privilegiato e campestre di Stegesbach, non lontano da Bad Waltersdorf, località austriaca dove la Roma ha effettuato una intensa settimana di preparazione, al centro di tutto c’era una cosa soltanto: lo Scudetto. Per agguantarlo, i Giallorossi hanno giurato di fare tutto il possibile – il famoso patto – in un campionato di Serie A che sabato prossimo all’Olimpico li opporrà ad un avversario di primo ordine: la Fiorentina.
Grazie all’eccellente secondo posto della stagione scorsa (comunque a 17 punti dalla Juve), ad una bella campagna acquisti e anche a qualche interrogativo relativo agli attuali campioni in carica, la Roma si presenta sulla griglia di partenza nel ruolo di favorita. “Mi sta bene essere considerato favorito – ha dichiarato Garcia – perché vedo i miei giocatori pronti a raccogliere la sfida. Per quanto mi riguarda, l’aspetto fondamentale era mantenere l’ossatura della passata stagione e rinforzare il gruppo”. I propositi manifestati in Austria dall’ex tecnico del Lille, ripresi in coro dai componenti della squadra, testimoniamo dell’entusiasmo che si respira nel gruppo, un entusiasmo che di solito è il marchio di fabbrica dei tifosi, sempre pronti ad infiammarsi, come hanno dimostrato nel mese di luglio, quando sono accorsi a centinaia all’aeroporto di Fiumicino per accogliere i nuovi arrivati.

PIU’ DI 28 MILIONI PER ITURBE. Il fatto è che i dirigenti romanisti non sono mai rimasti con le mani in mano. Hanno realizzato il più grande colpo di mercato con Juan Manuel Iturbe (21 anni). L’attaccante dell’Hellas Verona sembrava destinato alla Juventus, fino a quando Walter Sabatini, il direttore sportivo della Roma, ha deciso che doveva andare in un altro modo. Pagherà 22 milioni di euro al club veneto (più 2,5 milioni di bonus) e 4 milioni all’agente del giocatore, proprietario di una parte del cartellino, per dirottare l’argentino verso la città eterna. L’operazione è stata la più costosa dell’estate in Serie A, un colossale investimento se si considera che Iturbe – che ha firmato per cinque stagioni a 1,5 milioni all’anno, oltre ai premi – non ha mai segnato più di otto gol in un campionato (l’anno scorso col Verona) ed è abituato a giocare soprattutto in contropiede, che non è la principale soluzione di gioco della Roma, abituata soprattutto a tenere il possesso della palla. Ma Garcia e Sabatini credono molto in lui e alla sua capacità di dare un apporto decisivo all’efficacia offensiva necessaria ai Giallorossi per conquistare un titolo che gli sfugge dal 2001.
Ma i romani non si sono fermati qua. Consapevole che la squadra aveva bisogno di un rinforzo di peso sulla fascia sinistra, Sabatini ha puntato su un uomo d’esperienza come Ashley Cole (33 anni, Chelsea). Allo scopo di offrire a Rudi Garcia maggiori soluzioni nella rotazione degli uomini a centrocampo, ha quindi ingaggiato Seydou Keita (34 anni, Valencia) e Urby Emanuelson (28 anni, Milan). Questi tre giocatori sono arrivati a parametro zero e la Roma non ha dovuto sborsare un solo euro per acquistarli. Inoltre li ha fatti firmare a condizioni ragionevoli: 2,3 milioni di euro all’anno fino al 2016 per il difensore inglese, un milione di euro ciascuno per una stagione per il maliano e l’olandese: sulla carta ottimi affari. Come quello del prestito oneroso (2 milioni di euro con l’opzione di riscatto a 6 milioni) di Davide Astori (27 anni) in arrivo dal Cagliari e soffiato alla detestata Lazio. I romani si aspettano molto anche dal turco Salih Uçan (20 anni), prestato dal Fenerbahce per due stagioni in cambio di 4 milioni di euro con opzione di riscatto a 11 milioni.

GRANDI BONUS PER PJANIC. Il tecnico francese ha anche chiesto ai suoi dirigenti un grosso sforzo per tenere gli elementi chiave dell’eccellente stagione 2013-14. In primo luogo il funambolico Gervinho, il vero uomo in più dello scorso campionato, che ha visto migliorare il suo contratto (da 2,3 a 2,9 milioni a stagione), allungato al 2017. Il che ha permesso di rendere nulla una precedente clausola rescissoria da 20 milioni. Se l’attaccante ivoriano all’inizio aveva considerato la possibilità di un trasferimento, Rudi Garcia non ne ha voluto nemmeno parlare, tanto lo considera fondamentale. I romani hanno anche allungato il contratto del greco Vasilis Torosidis fino al 2018. Ma soprattutto sono riusciti a trattenere Miralem Pjanic, giocatore per il quale, agli occhi dei tifosi, valeva la pena di fare ogni sforzo. Il regista bosniaco sarebbe andato a scadenza di contratto a giugno e la corte serrata dei grandi club europei, PSG in testa, ha fatto tremare i supporter della lupa. Per rassicurarli, i dirigenti hanno sottoposto a Pjanic un nuovo accordo con scadenza 2018 che prevede uno stipendio base di 2,9 milioni di euro, oltre ad una serie di bonus che potrebbero portarlo a guadagnare fino a 4 milioni. Ai dirigenti ora non resta che occuparsi dei contratti di Douglas Maicon e Alessandro Florenzi. Il vero caso spinoso è stato quello di Mehdi Benatia che ha rifiutato l’adeguamento del contratto (da 1,2 a 2,5 milioni di euro) ed ha firmato per il Bayern. A sostituirlo è stato chiamato Kostas Manolas (Olympiakos).

LE AMBIZIONI DI PALLOTTA. Come si vede, la Roma non ha lesinato risorse economiche per puntare allo scudetto. Il direttivo del club (l’amministratore delegato Italo Zanzi, il direttore generale Mauro Baldissoni e il direttore sportivo Walter Sabatini) non ha fatto altro che rispondere alle attese del proprietario del club, l’italo-americano James Pallotta, alla testa della Roma da gennaio 2012. Questi ha imposto un cambio di marcia, come dimostra la campagna acquisti, ma anche l’acquisto della quota residua della società – 30% delle azioni alla cifra di 33 milioni di euro – ancora in possesso della banca Unicredit. Pallotta crede fortemente nel suo progetto e vede lontano. Ha deciso di costruire un nuovo stadio a Tor di Valle che conterrà anche la nuova base operativa della Roma, oltre ad un’ampia area commerciale. L’obiettivo è che tutto sia pronto entro il 2016. Anche se la burocrazia rischia di rivelarsi, su questo terreno, un avversario tanto coriaceo quanto la Juventus sulla strada del titolo.

martedì 26 agosto 2014

martedì 12 agosto 2014

L'ANALISI - CON TAVECCHIO PRESIDENTE REGNERA' LO STATUS QUO

Il mio pezzo sull'elezione di Tavecchio uscito su Betting magazine.
Nel numero dello scorso 29 luglio avevo dedicato una riflessione sul caso Tavecchio e sull’imminente elezione del nuovo presidente della FIGC. Ricordando l’efficace titolo di un libro di successo del collega americano Freedman, “Ammazziamo il Gattopardo”, mi ero permesso di pronosticare che ai gattopardi del calcio non sarebbe stato fatto neppure il solletico. Purtroppo è andata proprio così. L’elezione di Tavecchio, in sostituzione del dimissionario Abete, ha un preciso significato: cambiare il minimo indispensabile affinché tutto resti come prima. Nessuno tocchi lo status quo, insomma. Molti osservatori, non solo italiani, hanno sottolineato come fosse del tutto inopportuno candidare alla massima carica calcistica un dirigente incappato nella clamorosa gaffe di “Optì Pobà”. Avevano ragione, sono pienamente d’accordo. In un paese con grado medio di civiltà a Tavecchio dopo la sparata razzista sarebbe stata tolta la candidatura e pure l’eterna poltrona di presidente dei dilettanti. Il tutto senza discussioni, come dire ipso facto. Eppure, troppi colleghi giornalisti, soprattutto quelli lontani dal mondo dello sport, hanno dedicato troppo spazio ed attenzione alla frase razzista di Tavecchio, senza riflettere un momento su ciò che si nasconde dietro quella sparata e, più in generale, dietro la sua elezione. In estrema sintesi, c’è la ferrea volontà della stragrande maggioranza dei presidenti dei club italiani di continuare a fare i loro interessi esattamente come fanno ora. Il neo presidente un po’ per il pedigree da vecchio democristiano un po’ per qualche scheletro nell’armadio, rappresenta uno straordinario uomo di facciata. A manovrare dietro i grandi camerlenghi, Lotito e Galliani su tutti. I quali spingeranno perché venga data in pasto all’opinione pubblica una bozza di riforma del calcio italiano, purché non vengano messi in discussione certi capisaldi: lotta senza quartiere per accaparrarsi i diritti televisivi, possibilità di fare affari sempre più lucrosi – soprattutto all’estero – con club e famelici procuratori, libertà di possedere più di un club e così via. Insomma, esattamente quello che è stato fatto negli ultimi anni, con i risultati che tutti conosciamo e che sarebbe del tutto superfluo elencare. Non vedo come il calcio italiano possa essere sottratto al suo triste destino grazie all’opera di Tavecchio. Non credo, ad esempio, che sia un dirigente capace di spiegare ai presidenti italiani che è ora di finirla di scannarsi sui diritti televisivi ed è arrivato il momento di fare in modo che questa voce diventi un 30/40 per cento del bilancio dei club, come avviene altrove. Di spiegare agli stessi che per liberarsi dal ricatto delle TV, sviluppando marketing, sponsorizzazioni e business degli stadi, bisognerebbe alzare vertiginosamente la qualità dello spettacolo. Che sarebbe ora di mettere il nostro calcio nelle condizioni di produrre nuovi talenti. Per come siamo ridotti, servirebbe un rivoluzionario. Tavecchio non lo è. Al massimo può gestire l’esistente, dando una botta al cerchio e una alla botte, facendo contento un giorno uno, un giorno l’altro. Del resto è ai vertici federali da qualche decennio. E anche i suoi maggiori sponsor lo sono. Personaggi che, per carità, hanno fatto tante cose buone. Ma qualcuno di loro è anche incappato in qualche clamoroso infortunio come lo scandalo di Calciopoli. Gente, insomma, che ha avuto un ruolo non secondario nella decadenza nella quale ci barcameniamo. Un’ultima considerazione. L’elezione del nuovo presidente della FIGC segna la clamorosa sconfitta di Juventus e Roma. Non parliamo di due squadre qualunque. Attualmente rappresentano il top del calcio italiano. Che governance potrà esserci senza il coinvolgimento delle due società guida? A quante e quali pressioni saranno sottoposti gli arbitri, i giudici sportivi, i procuratori federali? Delle due l’una. O nei prossimi mesi assisteremo ad una guerra che avrà un inevitabile impatto sul campionato. Oppure le qualità democristiane di Tavecchio faranno in modo da tenere a bada i nervosismi di Juve e Roma all’insegna del volemose bene. Comunque vada, la crisi del calcio italiano sembra molto lontana da una soluzione.

mercoledì 7 maggio 2014

FRANCE FOOTBALL: ITALIA, IL TUO CALCIO VA IN MALORA!

La prima delle quattro pagine dello speciale di France Football uscite ieri, a firma Roberto Notarianni e Antonio Felici, sulla crisi del calcio italiano.

venerdì 11 aprile 2014

VENTI ANNI DI FRANCE FOOTBALL

Il 12 aprile 1994 il primo servizio di Antonio Felici come corrispondente di France Football. Le immagini della copertina del numero del giornale di venti anni fa.

martedì 18 marzo 2014

FRANCE FOOTBALL: INCHIESTA SUI GUADAGNI DEI CAMPIONI

La copertina del numero di France Football in edicola oggi, dedicato alla consueta inchiesta sui guadagni dei campioni.

Ecco le prime posizioni (le cifre sono ottenute sommando gli stipendi agli altri introiti):

1) Messi 41 milioni di euro
2) Ronaldo 39,5
3) Neymar 29
4) Rooney 24
5) Ibrahimovic 23,5
6) Falcao 21,2
7) Aguero 19,7
8) Thiago Silva 17
9) Hazard 16,8
10) Ribery 16,5
11) Fernando Torres 16,2
12) Yaya Toure 16
13) David Silva 15,5
14) Bale e Schweinsteiger 14,5
16) Suarez 14,2
17) Gotze 13,9
18) Lahm 13
19) Buffon e Matuidi 12,9

Il primo italiano nella classifica, dunque, è Buffon, solo 19esimo con 12,9 milioni di euro

Ecco gli allenatori più pagati:

1) Mourinho 17 milioni di euro
2) Guardiola 15
3) Mancini 14
4) Ancelotti 13,5
5) Capello 12
6) Lippi 11,5
7) Wenger 9,6
8) Di Matteo 8,2
9) Villas-Boas 6,9

SPALLETTI: QUAL E' IL PROBLEMA?

L'articolo che esce oggi su France Football che affronta l'esonero di Luciano Spalletti dallo Zenit.

di Antonio Felici e Roberto Notarianni

giovedì 13 marzo 2014

BRESCIA OGGI: LA LOTTA AL MATCH FIXING IN CATTEDRA ALLA CATTOLICA

La Lega di Serie B ha dichiarato guerra al «match fixing», l'alterazione dei risultati sportivi delle partite e i fenomeni criminosi che ad esse sono collegati. Il presidente Andrea Abodi (collegato via skype ma idealmente «in campo» per combattere il problema) sta lottando assieme a Trasparency International, il maggiore network mondiale anticorruzione, con la collaborazione di enti ed università che gli permettono di diffondere il suo messaggio all'Italia. Ieri il teatro dell'anti-match fixing era l'Università Cattolica di Brescia. In via Trieste la Lega di B, con Paolo Bertaccini Bonoli (Trasparency) Damiano Tommasi (Aic), Antonio Felici (giornalista France Football), Giorgio Simonelli (docente di scienze della comunicazione e dello spettacolo). La natura del problema è molteplice: culturale, economica, calcistica. «Troppe squadre, troppa disparità tecnica fra una di fascia alta ed una da zona retrocessione, troppe stagioni decise con largo anticipo, grande differenza di potere economico tra un club e l'altro - l'introduzione di Antonio Felici -. Le cause delle partite truccate nascono da lontano, ogni cinque anni il problema si ripropone ciclicamente. Ma il calcio attuale non sta facilitando la risoluzione. Eccessiva una Serie A a 20 squadre, così come una B a 22. E la Lega Pro è sbagliata fin dal nome. Il tessuto economico del Paese non sostiene una terza categoria professionistica, lo dimostrano le decine di club che saltano ogni anno. Occorre una riduazione delle società professionistiche in modo da ridistribuire risorse economiche in calo rispetto a 20 anni fa». Gran parte della responsabilità spetta ai giocatori. «Finchè ci sarà un solo calciatore interessato a variare in modo illecito il risultato di una gara il problema persisterà - dice Damiano Tommasi -. Occorre una svolta da parte nostra e di chi giudica il nostro comportamento. Cannavaro e Grava hanno rischiato 3 anni di squalifica per aver rifiutato una combine. Farina gioca in esilio volontario in Inghilterra dopo aver denunciato un episodio in Italia». Chiude Abodi: «Dobbiamo costruire un modello reputazionale credibile - spiega -. Il problema ha radici complesse, determinate da fatori culturali, domestici e internazionali. Chiunque abbia un ruolo nel sistema calcio deve fare i conti con il peso della sua responsabilità sociale».A.AR.

martedì 11 marzo 2014

ANTONIO FELICI AL FORUM "CALCIO ED ETICA, ETICA DEL CALCIO", UNIVERSITA' DI BRESCIA

Mercoledì 12 marzo Antonio Felici interverrà al Forum "Calcio ed etica, etica del calcio" che si terrà a partire dalle ore 17 presso l'Università Cattolica di Brescia. Alla tavola rotonda, coordinata da Paolo Bertaccini (Transparency International Italia), parteciperanno, tra gli altri: Andrea Abodi (Presidente Lega B) Damiano Tommasi (Presidente AIC) Bruno Pizzul

domenica 9 marzo 2014

LE PAGELLE DI NAPOLI-ROMA 1-0

http://www.marione.net/not.php?Not=13465&Titolo=Notizie%20On%20Air:%20Napoli%20-%20Roma%201-0:%20le%20pagelle%20di%20Antonio%20Felici%20di%20France%20Football

giovedì 6 marzo 2014

QUANTO INCIDE FRANCESCO TOTTI

Esistono due Roma. Una con Francesco Totti e una senza. I numeri parlano chiaro. Col Capitano in campo la Roma ha collezionato 38 punti in 15 partite con una media di circa 2,5 punti a partita e una media-gol di 2,53 reti a partita. Senza Francesco la squadra ha raccolto 20 punti in 10 partite con una media di 2 punti a partita e una media-gol di appena 1,1 reti a gara (!). Se proviamo a fare una proiezione sull'intera stagione, utilizzando queste medie otteniamo risultati impressionanti. Con Totti in campo la Roma otterrebbe 95 punti, senza Totti appena 76! Insomma, stando ai numeri di questa stagione, la presenza del Capitano ha un impatto su un campionato di 19 punti! I numeri nel calcio non dicono mai tutto, ma in questo caso ci consentono alcune semplici riflessioni. La prima è che, a dispetto di chi ancora oggi si ostina a considerarlo poco decisivo, l'impatto di Totti sulla Roma è semplicemente devastante. Venti punti sono una dote che può segnare la differenza tra una squadra che vince lo scudetto e una che si qualifica a stento per l'Europa League. La seconda considerazione è che, senza Totti, la fase offensiva della Roma mostra un'efficacia molto ridotta. Garcia ne ha provate tante, affidandosi a volte a Ljaic, a volte a Destro, a volte al collettivo. Ma il risultato non è mai cambiato. Siccome ho grande stima e considerazione per il tecnico francese, non penso che ciò dipenda da una sua scarsa capacità di fare un'organizzazione di gioco alla squadra. La fase difensiva della Roma dimostra esattamente il contrario. Se in assenza di Totti la squadra fa molti meno punti e segna una marea di gol in meno, è segno che i sostituti, per quanto bravi, non sono all'altezza di un fuoriclasse universale come quello di Porta Metronia. In vista della probabile partecipazione della Roma alla Champions League, si arriva ad una chiara conclusione. Per poter ben figurare in Europa e sperare di vincere in Italia, occorre far lievitare il tasso tecnico della squadra in maniera consistente. Considerando che le presenze di Totti prevedibilmente si diraderanno sempre di più, servono sostituti di livello internazionale. Alla rosa della squadra serve aggiungere e molto, non togliere (leggi Pjanic). Ad esempio un grande attaccante, di quelli universalmente riconosciuti come tali. Lo stesso principio varrà il giorno in cui purtroppo Francesco dovrà abbandonare l'attività agonistica. Un altro Totti non esiste in natura. Il Capitano potrà essere sostituito soltanto mettendo al servizio dell'organizzazione di gioco un gruppo di calciatori offensivi di alto livello.

LE PAGELLE DI ROMA-INTER 0-0

http://www.marione.net/not.php?Not=13413&Titolo=Notizie%3A+On+Air+-+Roma+-+Inter+0-0%3A+le+pagelle+di+Antonio+Felici+di+France+Football

LE PAGELLE DI BOLOGNA-JUVENTUS 0-1

http://www.marione.net/not.php?Not=13370

LE PAGELLE DI ROMA-SAMPDORIA 3-0

http://www.marione.net/not.php?Not=13313&Titolo=Notizie+On+Air%3A+Roma+-+Sampdoria+3-0%3A+le+pagelle+di+Antonio+Felici+di+France+Football

LE PAGELLE DI NAPOLI-ROMA 3-0

http://www.marione.net/not.php?Not=13283&Titolo=Notizie+On+Air%3A+Napoli+-+Roma+3-0%3A+le+pagelle+di+Antonio+Felici+di+France+Football

giovedì 6 febbraio 2014

LE PAGELLE DI ROMA-NAPOLI 3-2

http://www.marione.net/not.php?Not=13215&Titolo=Notizie:%20On%20Air%20-%20Roma%20-%20Napoli%203-2:%20le%20pagelle%20di%20Antonio%20Felici%20di%20France%20Football

sabato 1 febbraio 2014

INTERVENTO A TE LA DO IO TOKYO DELL'1.2.2014

Qui trovate il link (tratto dalla pagina Facebook "Le parole di Mario") dove è possibile ascoltare la registrazione di Te la dò io Tokyo di oggi, nella quale sono intervenuto. L'intervento è presente nell'ultima mezzora di trasmissione. https://app.box.com/s/ihuoredevpitf62waj1y

LE PAGELLE DI VERONA-ROMA 1-3

http://www.marione.net/not.php?Not=13125&Titolo=Notizie%20On%20Air:%20Verona%20-%20Roma%201-3:%20le%20pagelle%20di%20Antonio%20Felici%20di%20France%20Football

LE PAGELLE DI ROMA-JUVENTUS 1-0 (COPPA ITALIA)

http://www.marione.net/not.php?Not=13077

LE PAGELLE DI ROMA-LIVORNO 3-0

http://www.marione.net/not.php?Not=13048

LE PAGELLE DI ROMA-GENOA 4-0

http://www.marione.net/not.php?Not=12985

LE PAGELLE DI ROMA-SAMPDORIA 1-0 (COPPA ITALIA)

http://www.marione.net/not.php?Not=12971

LE PAGELLE DI JUVENTUS-ROMA 3-0

http://www.marione.net/not.php?Not=12953

LE PAGELLE DI ROMA-CATANIA 4-0

http://www.marione.net/not.php?Not=12913

LE PAGELLE DI MILAN-ROMA 2-2

http://www.marione.net/not.php?Not=12868