E' uscito in questi giorni il nuovo libro di Antonio Felici "Stella d'Africa - La vita straordinaria di Luciano Vassallo. Mito del calcio africano anni '60, esule in Italia" edito da Coralli.
Luciano Vassallo è un figlio del colonialismo italiano in Africa. Nato dall’unione tra un soldato toscano e una “faccetta nera” eritrea, vive la dura condizione dei meticci tra la caduta del fascismo e i primi anni del dopoguerra. Rimasto senza padre, conosce un’infanzia di povertà e di stenti, oltre alla discriminazione razziale subita sia dagli italiani che dai nativi di colore. Il calcio gli offre l’occasione per un clamoroso riscatto. Leader e capitano dell’Etiopia, nel ’62 solleva la Coppa d’Africa diventando un mito dello sport africano. Col regime di Menghistu cade in disgrazia e si trasferisce in Italia, raggiunta al termine di una fuga avventurosa tra montagne e deserti. Stabilitosi ad Ostia, insegna calcio ai ragazzi e si inventa faticosamente una nuova vita, superando con coraggio drammi e tragedie familiari. La vita di un uomo straordinario, sopravvissuto grazie alla forza e alla dignità di chi crede nei valori dello sport.
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