venerdì 11 maggio 2012

LO SCUDETTO DELLA JUVE PORTA LA FIRMA DI CONTE

Pubblicato su Betpress l'8 maggio 2013 Al tecnico vanno i meriti principali per un successo indiscutibile Con una giornata di anticipo la Juventus ha vinto il suo ventottesimo scudetto. Un successo che ha un sapore particolare per il popolo bianconero che ha vissuto diverse traversie negli ultimi anni, a partire dallo scandalo di Calciopoli che ha causato la revoca di due scudetti e la retrocessione in B. Dopo alcuni tentativi clamorosamente falliti, la dirigenza bianconera quest’anno le ha azzeccate tutte. Ai due deludenti settimi posti delle stagioni precedenti ha fatto seguito questo trionfo assolutamente meritato. Posto che vittorie e sconfitte sono sempre frutto del merito o della colpa di tutte le componenti di un gruppo di lavoro, a nostro avviso il protagonista assoluto di questo successo è Antonio Conte. Il tecnico pugliese è riuscito innanzitutto ad incarnare appieno lo spirito juventino, favorito in questo dalla lunga e vincente militanza da giocatore nella Juventus. Come un autentico martello pneumatico Conte ha incalzato ogni giorno, allenamento dopo allenamento, i propri giocatori convincendoli del fatto che la vittoria si conquista lavorando ed impegnandosi dal primo minuto del ritiro estivo al novantesimo dell’ultima partita. L’insistere di Conte sulla determinazione e la concentrazione è un tratto peculiare del suo modo di allenare. Ma in questo caso anche una necessità determinata dalla consapevolezza che la Juventus non poteva vantare, rispetto al Milan, un identico potenziale tecnico. Se si guarda, per esempio, ai componenti della linea difensiva della squadra si trovano buoni giocatori ma nessun fuoriclasse. In attacco, poi, manca il bomber di livello internazionale, quello da venti gol e passa a stagione. Se con questi limiti di rosa Conte è riuscito a vincere significa che è riuscito a forgiare uno straordinario collettivo in cui il risultato finale è stato superiore alla somma delle qualità dei singoli. Un’orchestra che è riuscita anche a produrre un buon calcio, di livello spettacolare più che accettabile, caratterizzato anche - qui sta la sorpresa - da un notevole possesso palla. Non è un caso se la squadra, pur soffrendo in molte occasioni, è spesso riuscita ad avere la meglio su qualunque tipo di avversario ma soprattutto ad arrivare a novanta minuti dalla fine senza una sola sconfitta. Un record che, ne siamo sicuri, sarà destinato a rimanere scritto a lungo nella storia del nostro calcio.

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