GASPORT (A. SCHIANCHI) - Aspettando i giovani, godiamoci questo signore di quasi 36 anni che affronta il suo ventunesimo campionato di Serie A:Francesco Totti incanta San Siro e «incarta» l'Inter alla faccia del nuovo che avanza e dei talenti che devono sbocciare. La prestazione di Totti è da studiare per chiunque abbia l'ambizione di diventare un calciatore. Nel 4-3-3 di Zeman lui si piazza a sinistra, nella linea d'attacco, corre, rientra, lancia, dribbla, recupera, inventa. La scena è tutta sua. Giù il cappello, perché nessuno credeva che Totti potesse adattarsi ai metodi boemi e alla rigidità tattica dell'allenatore: invece, siccome stiamo parlando di un fuoriclasse assoluto, ecco il capitano prendere per mano la squadra e decidere di spostarsi sul campo a seconda di come si sviluppano le azioni. In pratica, Totti interpreta in modo creativo il ruolo che Zeman gli appiccica addosso: ciò fa bene a lui e pure alla squadra.
Tuttocampista Il segreto di Totti sta nell'anarchia. Parte a sinistra, scodella in mezzo all'area l'assist-gol per Florenzi (pallone telecomandato sulla testa!), nella ripresa si piazza al centro e vede il corridoio nel quale spedisce Osvaldo per il 2-1. La verità è che il numero 10 della Roma gioca da tuttocampista: né attaccante, né centrocampista, né rifinitore, ma tutte queste cose insieme. Soltanto i grandi riescono a interpretare il ruolo con tanta libertà e tanta efficacia: la Roma è di Totti, perlomeno quanto il grande Real era di Di Stefano o il grande Torino era di Valentino Mazzola. Uomini-squadra, leader, giocatori dai quali non si può prescindere. L'enfasi è giustificata dalla cifre: la partita di Totti racconta di 99 palloni toccati, il recordman della Roma, 2 passaggi filtranti, 7 lanci positivi, 3 cross, 2 sponde, 3 assist. E' sufficiente? La manovra offensiva della Roma è molto più pungente rispetto a quella dell'Inter. Nel complesso, in zona d'attacco, i giallorossi toccano 220 palloni, mentre i nerazzurri si fermano a quota 180.
In attesa Manca velocità alla squadra di Stramaccioni e mancano le verticalizzazioni. Cassano non aiuta la costruzione della manovra, si piazza su un lato del campo (preferibilmente il sinistro) e aspetta il suggerimento. Nei 53 minuti giocati tocca 34 palloni, segna il gol del provvisorio 1-1 sfruttando una deviazione decisiva, ma incide pochissimo. Sono 4 i palloni persi, 2 i dribbling falliti, 3 i passaggi sbagliati su un totale di 14. Come dire: il miglior Cassano, in maglia nerazzurra, deve ancora «miracol mostrare». Restando in fiduciosa attesa, ripassiamoci l'abc del calcio. Ovviamente firmato da Totti.
03-09-2012
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