martedì 12 luglio 2011

PRESCRIZIONE INTER INGIUSTIZIA E’ FATTA

Pubblicato su TS il 12 luglio 2011


Sulla vicenda di Calciopoli 2 e su cosa fare con lo scudetto del 2006 abbiamo sempre avuto idee molto chiare. Quel titolo non andava assegnato, occorreva revocarlo definitivamente e metterci sopra una pietra tombale. Quanto alle intercettazioni che hanno coinvolto Moratti e Facchetti con Bergamo, abbiamo sempre sostenuto che se ci fossero stati altri club coinvolti nello scandalo, questi andavano puniti esattamente come gli altri. A leggere il documento approntato dal procuratore federale Stefano Palazzi, che farà da base giuridica alle decisioni del Consiglio federale del prossimo 18 luglio, viene da dire che ingiustizia è fatta. Palazzi, infatti, ha sostenuto chiaramente che l’Inter ha commesso il reato di illecito sportivo ma non è perseguibile per avvenuta prescrizione. In parole povere, faceva parte del gruppo dei club colpevoli ma non pagherà.
Palazzi ha messo nero su bianco una realtà emersa in tutta la sua chiarezza quando i legali di Moggi hanno presentato al processo di Napoli le intercettazioni della cosiddetta Calciopoli 2. Conversazioni tra Paolo Bergamo e Giacinto Facchetti, oltre che tra il designatore e Massimo Moratti. Da queste si evince che anche il club nerazzurro cercava di addomesticare la classe arbitrale al fine di ottenere migliori risultati sportivi, spesso riuscendo nell’intento. Per essere chiari, l’Inter ha commesso il reato di illecito sportivo. Come la Juventus. Attenzione, abbiamo letto tutte le intercettazioni e riteniamo che l’Inter non abbia avuto un ruolo paragonabile a quello di Luciano Moggi, vero architrave del sistema corrotto. Tuttavia, se chi di dovere avesse tirato fuori le nuove intercettazioni nel 2006, il club di Moratti sarebbe andato a processo. Certamente non avrebbe subito lo stesso trattamento della Juventus. Secondo una proiezione più che ragionevole, sarebbe andata incontro ad una pena un po’ superiore a quella toccata al Milan. A quel punto a nessuno sarebbe venuto in mente di assegnarle lo scudetto revocato alla Juventus. Non solo. Sottoposta ad un trattamento simile agli altri club colpevoli, difficilmente l’Inter avrebbe potuto permettersi il lusso di saccheggiare la rosa della Juventus, come in realtà è accaduto. Inoltre, gravata da una forte penalizzazione, non avrebbe vinto a mani basse il titolo del 2006-07 ai danni della Roma. Non basta. Spazzata via la Juventus, messo il Milan all’angolo per colpa dei traffici di Meani, l’Inter si è fregiata abusivamente del titolo di club degli onesti. Grazie a questa presunta superiorità morale, si è ritrovata ad esercitare il ruolo di guida del calcio italiano, ricevendone in cambio indubbi vantaggi. I lettori ricorderanno i nostri interventi appassionati su TS negli anni dei duelli tra Inter e Roma. Allora denunciavamo la sostituzione del blocco di potere rappresentato da Moggi con un altro favorevole all’Inter. Ne scaturì, tra le altre cose, il campionato 2007-08, vinto dall’Inter soltanto grazie alla più incredibile serie di errori arbitrali a suo favore mai vista nella storia del calcio italiano.
La dura relazione di Palazzi ci dà qualche speranza per quel che concerne la revoca dello scudetto del 2006. Non crediamo che il Consiglio federale avrà il coraggio di confermare l’attribuzione all’Inter dopo che sono emerse responsabilità tanto gravi da parte dei nerazzurri. Non lascia speranze, invece, sull’avere giustizia. I tifosi della Juventus sbagliano quando sostengono che i comportamenti di Moggi erano censurabili ma erano i comportamenti di tutti e chiedono l’assoluzione del loro club. Moggi ha commesso reati sportivi gravissimi ed è stato giustamente radiato e la Juventus giustamente punita. Hanno ragione, invece, quando lamentano il fatto che l’Inter l’ha fatta franca. E’ vero. Alla fine di questa brutta storia al massimo il club di Moratti avrà uno scudetto in meno. Ma sarà sfuggito ad ogni punizione e i vantaggi goduti nell’era post Calciopoli passeranno in cavalleria. A meno che…
Massimo Moratti ha reagito malissimo alla relazione di Palazzi. Ha ribadito, non si capisce su quali basi, la superiorità morale dell’Inter. E’ davvero convinto che l’Inter non abbia commesso nessuna scorrettezza e che tutto quello che la sua squadra ha avuto negli ultimi anni sia perfettamente legittimo e meritato? Bene, rinunci – come tra le righe lo ha invitato a fare lo stesso Palazzi – alla prescrizione e consenta agli organi di giustizia federale di processare l’Inter, esattamente come è accaduto a Juventus, Milan, Fiorentina e Lazio. Se i suoi comportamenti e quelli della dirigenza nerazzurra sono stati corretti ne uscirà definitivamente legittimato. Ma se non è intenzionato a fare questo passo, almeno la smetta di dare arroganti lezioni di morale, come è accaduto nei giorni scorsi nella querelle con la Gazzetta dello Sport. Rinunci alla prescrizione. Altrimenti accetti l’idea di essere considerato un furbo colto con le mani nel sacco. Esattamente come tutti gli altri.

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