mercoledì 26 gennaio 2011

PER IL CAMPIONATO C’E’ ANCHE LA ROMA

Pubblicato su TS il 25 gennaio 2011


Un campionato sempre più ingarbugliato rilancia le ambizioni della Roma. I giallorossi, vittoriosi contro il Cagliari, hanno beneficiato dei passi falsi di Inter e Lazio per consolidare la loro posizione in classifica, dando un senso alla rincorsa al Milan. Davanti a loro resiste solo l’eccellente Napoli trascinato da Cavani. Quella partenopea è una formazione che sta beneficiando dell’ottimo stato di salute di tutti i suoi effettivi. Il difetto principale della rosa a disposizione di Mazzarri è la mancanza di valide alternative in panchina. In compenso, mancano seri infortuni, a dimostrazione del fatto che la squadra è ottimamente allenata e preparata. A Bari ha fatto pesare il suo maggiore tasso tecnico e la convinzione superiore. L’impressione che avevamo sul Napoli resta così confermata: una squadra che non è attrezzata per lottare per il titolo ma che può sognare a buon diritto di centrare la zona Champions. L’Inter, invece, è crollata. Dopo svariate vittorie consecutive, tra campionato e coppe, è caduta rovinosamente a Udine. Intendiamoci, perdere contro i friulani di questi tempi non è cosa così disdicevole. Giocano un ottimo calcio, pieno di ritmi e trame offensive, attaccano molto e concedono anche. Ne vengono fuori sempre gare assai spettacolari e all’insegna dell’”over”. Se i ragazzi di Guidolin hanno messo a segno ben undici reti nelle ultime tre gare, due delle quali in trasferta, qualcosa vorrà dire. Dunque, nessun dramma per l’Inter. Certo è che la fortuna che sembrava dover accompagnare costantemente l’esperienza di Leonardo in panchina, almeno in questa occasione, è sfumata. A dimostrarlo, oltre ai tre gol incassati, le squalifiche in vista per Stankovic, Cordoba e Chivu. Contro il Palermo peserà soprattutto l’assenza del serbo, vero trascinatore a Udine, soprattutto nel primo tempo. Oltre all’Inter è crollata anche la Lazio. Contro un Bologna sempre in ambasce per via di una situazione societaria che non accenna a rasserenarsi, ci si aspettava che i biancocelesti potessero fare risultato, almeno un pareggio. Invece, nonostante il vantaggio iniziale sono caduti grazie a due belle reti di Di Vaio. L’impressione è che, come era già accaduto dopo la sconfitta contro la Roma nel girone di andata, il derby perso in Coppa Italia abbia lasciato qualche scoria, soprattutto sul piano psicologico. A dimostrarlo il nervosismo di Zarate, protagonista di una rissa finale. Non va d’accordo con Reja e a lungo andare questa situazione può penalizzare la squadra che, comunque, sta sempre disputando un campionato al di sopra delle righe.

In questa situazione, come dicevamo, si rilanciano le ambizioni della Roma. I risultati recenti dimostrano che l’incredibile e masochistica sconfitta contro la Sampdoria può essere considerata un episodio. Dopo il harakiri di Genova, infatti, sono arrivati due successi importanti contro il Cesena e la Lazio in coppa. La squadra che era apparsa per lunghi tratti inaffidabile, contro il Cagliari ha sfoderato una gara fatta di concentrazione, buona organizzazione e convinzione. Per la prima volta nella stagione i ragazzi di Ranieri una volta segnato il gol, invece di rinculare in difesa, hanno cercato il raddoppio e poi la terza rete. Sorprende la particolare gestione degli attaccanti praticata dall’allenatore. All’inizio non schiera i suoi uomini più imprevedibili, Vucinic e Menez. Li tiene in panchina per poi gettarli nella mischia quando gli avversari cominciano a patire la fatica. Con questa tecnica la Roma ha steso prima il Cesena, poi la Lazio, quindi il Cagliari. Contro i sardi, oltre tutto, si sono rivisti un Mexès e un De Rossi ad altissimi livelli. Anche Totti se l’è cavata egregiamente, disputando una gara gagliarda fino al novantesimo, mostrando un’ottima condizione atletica ed una discreta lucidità. Sempre a disposizione della squadra, si è anche tolto la soddisfazione di segnare, su rigore, il gol numero 250 nella sua carriera in giallorosso. Se la Roma darà continuità a questo atteggiamento e terrà costante la convinzione nei propri mezzi, potrà giocarsela fino alla fine. Come tutti possono constatare, infatti, la sua rosa è di primissimo livello, dal momento che pochi club in Europa possono vantare un parco attaccanti superiore per qualità a quello composto da Totti, Borriello, Vucinic e Menez. Soprattutto il francese sembra aver finalmente trovato quella consapevolezza che può trasformarlo in un vero fuoriclasse. Il terzo gol da lui messo a segno a quanti di voi ha ricordato i movimenti tipici di un certo Zinedine Zidane?

Certo è che alla Roma, così come alle altre inseguitrici, di convinzione ne servirà parecchia, dal momento che il Milan non mostra di voler mollare la presa. Trascinato dal solito gigantesco Ibrahimovic ed arricchito dal genio di Cassano, ha piegato il Cesena e conserva quattro punti di vantaggio sul Napoli e sei su Roma e Inter, ammesso che i nerazzurri battano la Fiorentina nel recupero. Sono distacchi recuperabili, essendoci anche tutti gli scontri diretti da disputare. Ma come il potere, la leadership logora soltanto chi non ce l’ha. E il Milan di oggi se la tiene stretta.

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