martedì 24 gennaio 2012

L’Inter pensa al titolo. Totti ormai nella storia

Pubblicato su Betpress il 24 gennaio 2012

L’apertura della nostra analisi settimanale vogliamo dedicarla a Francesco Totti. Con la doppietta realizzata contro il Cesena ha toccato quota 211 gol segnati con la maglia della Roma in serie A, battendo il record di Nordahl e diventando il giocatore con più gol realizzati nel nostro massimo campionato con la stessa maglia. Qualcuno, in modo un po’ perfido, ha voluto sottolineare come a Totti siano servite molte più partite di Nordahl per giungere a questo traguardo. Si dimentica che il capitano della Roma ha svolto il ruolo di attaccante puro in un numero limitato di stagioni, avendo giocato quasi sempre - come del resto attualmente - da trequartista. I suoi numeri, dunque, andrebbero messi a confronto con i “numeri dieci” del calcio italiano e internazionale. Ma questi sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. La sua storia, legata in maniera indissolubile a quella della sua città d’origine, è diventata ormai una leggenda sportiva. All’estero, dove ignorano le nostre piccole dispute da cortile, la sua carriera è considerata sensazionale. Al mondo, infatti, non esiste un altro calciatore che, pur essendosi legato per sempre ad un club non sempre di vertice, sia riuscito a realizzare sul campo le stesse cose. Non a caso l’istituto tedesco IFHHS nei giorni scorsi ha pubblicato un sondaggio dal quale risulta essere il calciatore più popolare in Europa, davanti a Alessandro Del Piero e Cristiano Ronaldo.

La giornata in Serie A è stata caratterizzata dalla Juventus che vincendo a Bergamo si è laureata campione d’inverno. Un titolo non troppo platonico, se si considera che nella grande maggioranza dei casi chi se lo aggiudica alla fine vince lo scudetto. A proposito di scudetto, però, il dato più rilevante della settimana ci sembra l’incredibile serie di vittorie consecutive dell’Inter. Contro la Lazio i nerazzurri non hanno granché meritato però sono riusciti a centrare il settimo successo di fila. Erano diciassettesimi dopo la quarta giornata, quando Moratti si affidò a Ranieri. Adesso, scavalcando proprio la Lazio, sono quarti, a tre punti dalla zona Champions e a sei dalla testa della classifica. Intendiamoci. La squadra non gioca un gran calcio e spesso specula sul gioco avversario. Però fa punti e possiede sempre una grande rosa. A questo punto, per lo scudetto, assieme a Juventus e Milan, dobbiamo considerare anche lei.

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