martedì 22 febbraio 2011

INTER, EVITA ALL’ITALIA IL DISASTRO CHAMPIONS

Pubblicato su TS il 22 febbraio 2011


Come troppo spesso accade negli ultimi tempi, appena arriva l’ora delle coppe europee fioccano le bocciature per il nostro calcio. Ci eravamo consolati col fatto di avere piazzato tre squadre negli ottavi di finale di Champions e subito è arrivata la mazzata. In attesa di conoscere cosa farà l’Inter contro il Bayern, il raccolto delle nostre formazioni in Europa è stato a dir poco modesto. Tre gare casalinghe, un pareggio e due sconfitte. Ha sorpreso in maniera particolare la battuta d’arresto del Milan che, almeno per il momento, sembra la nostra squadra più stabile e regolare. Eppure di fronte ad un Tottenham privo di parecchi importanti titolari si è sciolto. Gli inglesi non rappresentano certo il meglio che la loro scuola calcistica possa offrire attualmente, eppure si ritrovano con mezza qualificazione in tasca. Spettacolare per rapidità e semplicità di esecuzione il contropiede che ha portato alla facile conclusione di Crouch. Il Milan, invece, è apparso volenteroso sì ma troppo sterile. A fine gara, inoltre, i rossoneri non sono riusciti nemmeno a tenere a bada i nervi con Gattuso che ha inveito in maniera plateale contro gli avversari, arrivando a dare una testata a Jordan. Episodio doppiamente disdicevole se si pensa che lo “squalo” rappresenta una vecchia gloria del Milan e che ormai è un signore di una certa età verso il quale un giovane come Gattuso dovrebbe portare rispetto. In generale, quando pensiamo a questo Milan ci torna in mente l’adagio popolare secondo il quale anche chi ha un solo occhio passa per uno che ha la vista d’aquila in un paese di orbi. Questo per dire che il suo primato sembra determinato più dalla generale mediocrità che caratterizza il nostro attuale campionato che da un suo reale strapotere. Le vittorie dei rossoneri, infatti, spesso sono stentoree e talvolta aiutate pure dalle sviste arbitrali, com’è successo nell’ultima gara contro il Chievo. Inoltre, la squadra non riesce a sfruttare al meglio un importante potenziale offensivo, anche perché a centrocampo, soprattutto in mancanza del miglior Pirlo, mancano del tutto i fini dicitori. A dimostrazione del fatto che insistere con l’acquisto di attaccanti su attaccanti potrà anche tenere buona la piazza ma non risolve il problema, ormai antico, di una rosa priva di equilibrio tecnico tra i vari reparti. Naturalmente ci auguriamo di essere smentiti dai fatti ma crediamo che solo un’impresa potrà tenere il Milan in Europa.

Con la Roma passiamo dalla padella alla brace. L’inattesa sconfitta dell’Olimpico contro lo Shakhtar ha fatto sì che i giallorossi si ritrovino con un piede e mezzo fuori dalla Champions. Anche in questo caso non si è trattato di un evento negativo sporadico. La clamorosa, pazzesca sconfitta subita domenica a Genova, culminata con le dimissioni di Ranieri, dimostra come da qualche settimana la squadra sia definitivamente allo sbando. Al di là di quelle che possono essere le spiegazioni, i giocatori appaiono lunatici, spesso scollati in campo, isterici, incapaci di dare continuità alle proprie prestazioni nell’arco dei novanta minuti. Soprattutto sono fragilissimi psicologicamente, pronti a sbracare davanti alla prima difficoltà. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, dalla guida tecnica alla reazione dei singoli. Certo è che immaginare oggi una rimonta a Donetsk appare una pia illusione. Lo Shakhtar in casa non perde da tempo immemorabile e concede agli avversari pochissimi gol. Ha chiuso al primo posto la fase a gironi. Potendo difendere il vantaggio avrà tutta la possibilità di aspettare la Roma nella propria metà campo per poi partire in contropiede con i suoi micidiali brasiliani. Al momento, ci sentiamo di dire che è più probabile che la Roma vada incontro ad un’altra debacle. Per carità, da italiani abbiamo il dovere di coltivare la speranza e la squadra farà bene a provare l’impresa. Le aspettative, però, sono proprio ai minimi termini.

Delle italiane, l’unica che ha salvato la faccia è stato il Napoli. Per carità, non è che abbia messo sotto il Villarreal. Però almeno ha provato a fare qualcosa di più degli avversari e lo 0-0 finale lascia intatte le possibilità di qualificazione al turno successivo di Europa League. Al momento le ambizioni italiane sono riposte sull’Inter. Ma anche qui non c’è da essere troppo ottimisti. Con Leonardo in panchina la squadra vince con una certa regolarità, anche se per battere il Cagliari ha avuto bisogno di un gol in fuorigioco di Ranocchia. Ma, cosa assai pericolosa in campo internazionale, concede molto agli avversari. Il Cagliari a S.Siro non ha segnato ma ad un certo punto è riuscito per molti minuti a schiacciare l’Inter nella sua metà campo. Una squadra con questi difetti non è detto che riesca a spuntarla contro il Bayern. I tedeschi, infatti, sono tutta un’altra cosa rispetto a quella disastrosa di inizio stagione che ha dovuto fare a meno di Robben e Ribery. Inoltre, non potendo più vincere la Bundesliga concentreranno tutti i loro sforzi nella Champions. Senza contare che devono vendicare la sconfitta patita in finale nel maggio scorso proprio contro l’Inter. Da italiani incrociamo le dita, ma anche l’Inter rischia grosso.

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