Pubblicato su TS l'11 ottobre 2011
Le pause per le nazionali rappresentano sempre delle armi a doppio taglio per le squadre impegnate nei campionati. Chi è reduce da un trend positivo in genere non le vede di buon occhio perché rischiano di interrompere il giusto passo. Chi, al contrario, non ha fatto buoni risultati le saluta con soddisfazione perché avere quindici giorni a disposizione per leccarsi le ferite e rimettere a posto le cose può fare molto comodo. Nel caso di Roma e Lazio questo meccanismo collaudato vale fino ad un certo punto. Entrambe sono state molto felici di arrivare alla pausa con un successo e non hanno percepito lo stop come una iattura. Anzi. La sosta per la Nazionale ha consentito di decantare un po’ l’attesa e di lavorare con serenità. Perché una cosa è certa. Più che mai quello di domenica sera sarà un derby assai importante e, al tempo stesso, interessante. Le due squadre, infatti, occupano la medesima posizione in classifica e utilizzeranno la stracittadina come test fondamentale per comprendere a che punto sono i rispettivi progetti.
Roma e Lazio hanno due idee di squadra completamente diverse. Quella di Reja può essere definito un instant team. L’impianto ha dimostrato già nella passata stagione di essere ottimo. Manca forse qualche puntello di qualità in difesa, un centrocampista dal giusto passo e qualche ricambio giovane in attacco. Tuttavia, gli arrivi di Cissé e Klose hanno fatto lievitare il tasso tecnico del reparto offensivo. Klose, in particolare, sembra un attaccante di un altro pianeta. Certo, anche l’estro di Zarate avrebbe fatto comodo ma ormai è inutile continuare a rimpiangerlo. Il derby è un’occasione per capire quali potranno essere le ambizioni di questa Lazio. La Roma segue un percorso differente. Dopo la rifondazione societaria e l’arrivo degli americani, è partito anche un progetto tecnico del tutto diverso rispetto al passato. Molti gli uomini cambiati, soprattutto un tecnico nuovo e con idee innovative. Per alcune partite la Roma ha fatto fatica, i risultati sono stati altalenanti, la qualità del gioco approssimativa, avvitata com’era in uno sterile possesso palla. Poi, da Parma in poi qualcosa è cambiato. Sono arrivate due vittorie ma soprattutto per lunghi tratti delle gare il gioco ha cominciato a sciogliersi, andando più in verticale. Il difficile confronto contro la Lazio servirà a capire se la nuova strada intrapresa da Luis Enrique potrà essere effettivamente quella giusta. Inutile dire che una battuta d’arresto sarebbe pesante per entrambe. La Lazio vedrebbe momentaneamente ridimensionate le sue ambizioni. Se a perdere fossero i giallorossi, la loro evoluzione tecnico-tattica subirebbe uno stop dalle conseguenze imprevedibili. Facile pensare che, a seconda di come si metterà il match, le due squadre possano ad un certo punto decidere che è meglio non farsi del male e portare a casa un pareggio.
La ripresa sarà assai delicata anche per le milanesi. Dopo un inizio disastroso non possono permettersi ulteriori passi falsi. Curiosamente sono attese da un doppio confronto con le siciliane. L’Inter a Catania rischia più di quanto non si creda. Montella sta facendo un buon lavoro e ha la possibilità di mettere in difficoltà proprio quel Ranieri che appena pochi mesi fa aveva sostituito sulla panchina della Roma. Il Milan a S.Siro è chiaramente favorito contro il Palermo. C’è un’incognita però. La squadre è apparsa molto a corto di fiato. Se la pausa avrà contribuito a dar ritrovare la tenuta atletica bene. Altrimenti saranno guai contro un avversario che il tecnico Mangia propone sempre assai dinamico.
Giornata di verifiche anche per il duo bianconero al comando della classifica. L’Udinese, abbonata all’”Under”, deve fare risultato sul campo di un’Atalanta che vorrà riscattarsi dopo la sconfitta di Roma. La Juventus è chiamata a fare punti su un campo niente affatto facile come quello del Chievo. Chissà che ad approfittarne non sia il Napoli che, libero per una volta dal duro impegno di Champions League, ha la possibilità di raccogliere tre comodi punti contro il Parma.
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