mercoledì 26 ottobre 2011

TUTTI I MERITI DELL’UDINESE

Pubblicato su TS il 24 ottobre 2011


Ancora una volta mi fa piacere indirizzare da queste colonne i miei complimenti all’Udinese. Col passare del tempo le grandi torneranno dove devono stare. Intanto, però, sono i friulani a godersi il primato solitario in classifica. Le loro cifre fanno impressione. In sette gare hanno vinto quattro volte e pareggiato tre, segnando dieci reti e subendone appena una! Solo la Juventus è riuscita sinora a restare imbattuta come loro. Rispetto alla passata stagione, poi, Guidolin sembra aver dato alla squadra un’impostazione più solida in difesa, magari a scapito della prolificità dell’attacco. I risultati sono gli stessi: eccellenti. Prima o poi bisognerà riconoscere a questo allenatore i giusti meriti. A mio avviso è dotato di un tipo di carattere che non lo rende particolarmente adatto ai nostri grandi club, così sovraesposti sul piano mediatico. Nelle realtà di livello medio-alto, invece, ha la possibilità di mostrare tutte le proprie capacità. Guidolin è un tecnico serio, meticoloso, preparato, capace anche di invenzioni tattiche per niente banali. Ha saputo rimaneggiare la squadra dopo la partenza di Sanchez rendendola magari meno brillante ma forse anche più efficace. Il resto lo fa un ambiente, quello di Udine, ideale per lavorare in tranquillità e la società dei Pozzo, maghi nella valorizzazione di giovani talenti. L’Udinese probabilmente non vincerà lo scudetto. Ma merita sin d’ora i più vivi complimenti per come lavorano giocatori, staff tecnico e management.
Intanto, sia pure tra mille difficoltà e contraddizioni, le grandi vanno riprendendosi. L’Inter ha bissato il successo per 1-0 di Lille superando, con identico punteggio, anche il Chievo. Il successo nerazzurro è stato meritato, i veronesi hanno fatto troppo poco per poterlo mettere in discussione. Ha deciso un bel gol di Thiago Motta, in una gara che ha visto in Maicon l’uomo più vivace e pericoloso. Col recupero degli infortunati e il ritorno ad alti livelli dei suoi giocatori più rappresentativi, Claudio Ranieri dovrebbe riuscire a rilanciare le ambizioni degli ex campioni d’Italia. Non so dire se l’Inter potrà davvero lottare per il titolo, ma per uno dei primi tre posti si. Al limite dello sconcertante il modo con cui il Milan è riuscito ad espugnare il campo del Lecce. I salentini avevano disputato un grande primo tempo, chiudendo sul 3-0 anche grazie al parziale turn-over operato da Allegri. Nella ripresa, con l’innesto di Aquilani, il Milan s’è scatenato. O meglio, s’è scatenato Boateng che ha tirato due siluri e poi ha corretto sottomisura un pallone in mischia per l’incredibile 3-3. Il gol del successo di Yepes è arrivato quasi per inerzia. Adesso i rossoneri sono a quattro punti dal vertice, una situazione che consente loro di gestire il doppio impegno Champions e campionato con relativa tranquillità. Ha rifiatato anche la Roma che, dopo il KO nel derby, rischiava grosso. Invece ha battuto il Palermo, sia pure senza convincere fino in fondo. La situazione dei giallorossi, però, è diversa da quella del Milan. I campioni in carica sono squadra molto collaudata. Deve solo amministrare le energie. La Roma, invece, appare ancora un cantiere aperto. Al di là della sua classifica, che lascia aperte le porte alle migliori prospettive, Luis Enrique e compagni dovranno trovare un assetto definitivo prima di capire quali possono essere le loro reali ambizioni.
Tra le grandi tiene sempre botta la Juventus che, come abbiamo visto, è rimasta imbattuta. Tuttavia, il pareggio interno contro un buon Genoa ha confermato la mia impressione della prima ora. I bianconeri non sembrano attrezzati per vincere il titolo. L’unico in grado davvero di accendere la luce è Pirlo. Però non è più un ragazzino. In attacco Vucinic ancora non riesce ad incidere, mentre Del Piero è stato praticamente messo fuori dal progetto. Poi ci sono i casi irrisolti come quello di Krasic, passato in poco tempo da uno dei migliori esterni in Europa a calciatore indecifrabile. La sensazione è che se non ci fosse Antonio Conte a fare da martello pneumatico nel motivare i giocatori, la posizione in classifica sarebbe assai meno lusinghiera. Qualche difficoltà l’ha palesata anche il Napoli, qui però il discorso è più chiaro. De Laurentiis punta chiaramente al passaggio della fase a gironi di Champions e, di comune accordo con Mazzarri, ha già messo in preventivo di perdere qualche punto in questo periodo della stagione per provare a recuperare poi in primavera. Un rischio calcolato.
Una grande, infine, va considerata ormai anche la Lazio. A Bologna ha centrato l’ennesimo successo esterno e ora si colloca da sola alle spalle dell’Udinese. Una cosa appare chiara. Se Reja potrà contare stabilmente sull’undici titolare, soprattutto sulla coppia d’attacco formata da Klose e Cissé, nessun traguardo è precluso ai biancocelesti che potrebbero rappresentare per questo campionato quello che è stato il Napoli nella passata stagione.

Nessun commento:

Posta un commento