lunedì 10 ottobre 2011

PER ORA IL NAPOLI NON PAGA LA CHAMPIONS

Pubblicato su TS il 7 ottobre 2011

Il Napoli è un paradosso. A sentire le dichiarazioni del suo presidente Aurelio De Laurentiis, in questa stagione la squadra deve lavorare soprattutto per imporre la sua dimensione internazionale. Napoli, dice il noto produttore cinematografico italiano, è una delle città più famose del mondo e il posto della sua squadra deve essere il mondo, più che l’Italia. Non a caso a chi gli chiede se lui preferisca vincere il campionato oppure la Champions non ha dubbi: vorrebbe la coppa. Anche per questo, non avendo i partenopei una rosa paragonabile ai grandi club d’Europa, tutti gli osservatori avevano previsto delle difficoltà per il Napoli in campionato. Io compreso. Non a caso, in occasione della trasferta contro il Chievo il tecnico Walter Mazzarri aveva praticato un ampio turn-over e la squadra aveva perso. Molti pensavano che la cosa si sarebbe ripetuta a S.Siro contro l’Inter. Il convincente successo ottenuto in Europa contro il Villarreal, seguito all’eccellente prestazione di Manchester contro il City, aveva fatto una vittima eccellente: Edison Cavani. Si credeva che contro un’Inter in ripresa, messa a posto da Ranieri, un Napoli stanco potesse andare in difficoltà. Ed ecco il paradosso. Nonostante tutto, tossine accumulate in Europa e infortuni, i partenopei sono andati a Milano e hanno battuto l’Inter dopo ben diciassette anni! Hanno vinto nettamente, così come era già successo contro il Milan, altra diretta concorrente per il titolo. Certo, sabato sera una mano gliel’ha data anche Rocchi con la concessione del rigore per un fallo di Obi iniziato fuori area. Ma il Napoli è sempre stato in partita e quando ha potuto sfruttare la superiorità numerica per l’espulsione dell’interista non ha avuto alcuna pietà.
Qual è, dunque, il segreto di questo Napoli che vince sia in Europa che in Italia? Il primo è la società. De Laurentiis ha preso il Napoli in serie C1 e, anno dopo anno, è riuscito a costruire una squadra sempre più forte, migliorandola ogni stagione evitando rivoluzioni e cessioni eccellenti. Poi c’è Mazzarri. Se questo allenatore non è mai stato esonerato e non ha mai fallito una sola stagione in tutta la sua carriera un motivo ci deve essere. E’ un motivatore eccezionale, un vero martello pneumatico. Pretende dai suoi sempre il massimo. Rimane nella tradizione del calcio all’italiana, ma la interpreta in chiave moderna con grande intensità di gioco e verticalizzazioni. Il suo Napoli gioca in trasferta con la stessa volontà, disinvoltura e sicurezza che sfoggia davanti ai 70 mila del San Paolo. Solo le grandi squadre riescono a farlo. E’ presto per dire quanto potrà vincere questo Napoli. Certo sentendo le dichiarazioni ufficiali di De Laurentiis e Mazzarri io mi sono fatto questa idea. Il Napoli proverà con tutte le forze a superare la fase a gironi della Champions. Anche se in seguito dovesse fermarsi agli ottavi, porterebbe in dote ai cassieri del club una ventina di milioni di euro. Il resto sarà un di più. A quel punto, tra febbraio e marzo, se la squadra risulterà ancora aggrappata al gruppo di vertice, si giocherà tutte le possibilità di lottare per il titolo fino alla fine. Al termine della stagione potrà anche non vincere nulla. Ma se questo piano dovesse riuscire il Napoli avrà fatto definitivamente l’ingresso nelle grandi d’Europa e, di conseguenza, d’Italia.

Nessun commento:

Posta un commento