giovedì 2 dicembre 2010

IL MILAN GUIDA UN CAMPIONATO MOVIOLA

Pubblicato su TS il 30 novembre 2010

Il campionato continua a mandare segnali particolarmente contraddittori. Delle squadre di testa ha vinto solo la sgangherata Inter degli ultimi tempi e si è assistito ad una frenata generale. L’unica tra le formazioni che non ha vinto ad avere la coscienza a posto è proprio il Milan capolista. A Marassi contro la Sampdoria è stato protagonista di un primo tempo sontuoso, disputato ad una sola porta. Nella ripresa ha subito il ritorno della Samp ma poi nel quarto d’ora finale ha nuovamente schiacciato l’avversario. Insomma, la gara l’ha pareggiata ma esclusivamente a causa di circostanze tutto sommato sfortunate. Resta il fatto che, ancora una volta, il risultato non pienamente soddisfacente ha coinciso con le polveri bagnate di Ibrahimovic. In questo scorcio di stagione, caratterizzato dalla geniale intuizione di Allegri di affidarsi ad un centrocampo di mediani ruvidi ma efficaci, questa è l’unica nota degna di qualche preoccupazione. Per il resto, in un campionato di lumache, monchi e zoppi, il rendimento moderato ma costante del Milan potrebbe risultare vincente.
Una buona occasione l’ha sprecata la Lazio.Va bene che nessuno chiede ai biancocelesti di vincere lo scudetto, però il Catania in casa avrebbe dovuto batterlo. L’avesse fatto, a quest’ora sarebbe ad un punto dalla vetta. Certo, la buona sorte non l’ha aiutata granché. Soprattutto nel primo tempo ad un certo punto si è trovata sotto dopo aver dominato la partita. Anche nel caso dei ragazzi di Reja, però, non mancano le ragioni per coltivare l’ottimismo. Dopo la sconfitta nel derby romano, molti avevano temuto che la squadra potesse crollare. Non è successo. A dimostrazione del fatto che la rosa resta di buona qualità e il tecnico mostra di poterci lavorare con risultati proficui. Tra le out-sider ha deluso il Napoli che a Udine è stato dominato da un fantastico Di Natale. Alla prova dei fatti la squadra di Mazzarri mostra di avere dei limiti con tutti i suoi passaggi a vuoto. La sensazione è che possa fare una buona stagione (come al solito) ma che il suo orizzonte non potrà andare oltre la zona Europa League.
Tutti si aspettavano che l’Inter crollasse portando con se nel pozzo anche Rafa Benitez. Invece, com’era del resto facilmente prevedibile, il difficoltoso successo in Champions ha ridato fiducia e morale all’ambiente. Contro il Parma è stata coprotagonista di una gara pazzesca, fatta di efficaci e fortunate folate offensive ma anche di enormi spazi lasciati agli avversari. Non va dimenticato che gli ospiti hanno realizzato due reti e colto qualche legno di troppo. Insomma, se la fortuna avesse guardato da un’altra parte avrebbe potuto scapparci anche il risultato a sorpresa. Invece ne è scaturita una mezza goleada. Tra l’altro, Benitez ha scoperto nuovi bomber. Ricordiamo che domenica in campo c’era un solo giocatore che aveva già segnato: Lucio. Tutti gli altri marcatori nerazzurri erano fuori, per infortunio o per squalifica (Eto’o). Allora si è risvegliato Stankovic che ha rispolverato vecchie abilità balistiche, nell’occasione accompagnate in due casi da generose deviazioni avversarie. Lo stesso Thiago Motta è rientrato dopo una lunga assenza lasciando un segno nel tabellino. L’Inter resta formazione convalescente. Ma l’impressione è che quando comincerà a recuperare qualche infortunato di lusso, rientrerà prepotentemente nel discorso scudetto.
Chi, invece, ha letteralmente gettato al vento un’occasione è stata la Roma. Considerati i risultati delle dirette concorrenti, a Palermo si giocava il terzo posto solitario. Una vittoria l’avrebbe proiettata a cinque punti dal Milan. La squadra, invece, s’è sfaldata. Dopo un’ottima mezzora iniziale, nella quale peraltro non è riuscita ad essere sufficientemente incisiva, ha regalato con Pizarro la palla che ha azionato il vantaggio palermitano. Da allora è praticamente uscita dal campo. Nella ripresa il Palermo l’ha letteralmente calpestata. A nulla è servito il primo gol stagionale su azione di Totti. Insomma, una serata da dimenticare. Eppure sembrava che la Roma volesse vincerla quella partita. Evidentemente ha pesato lo sforzo nervoso determinato dalla rimonta contro il Bayern o più semplicemente è stata una giornata storta. Le cose che non hanno funzionato sono state tante. La difesa è parsa messa malissimo in campo. Il centrocampo è stato letteralmente imbarazzante. Pizarro non è ancora in condizione ed ha regalato palle fondamentali agli avversari, Simplicio è stato più impreciso del solito, De Rossi è da tempo che non brilla più. In queste condizioni, avversari molto abili nella rapida azione di rimessa come quelli rosanero hanno letteralmente sguazzato. Non è andato benissimo nemmeno l’attacco. Menez vivace ma inconcludente, Totti impreciso e spesso fuori posizione, Borriello poco e male servito. Intanto, la vetta della classifica si è allontanata a otto punti. Poiché è difficile credere che nelle prossime due partite il Milan possa perdere molti punti, i giallorossi potrebbero essere costretti a vincere a Milano nello scontro diretto per recuperare un po’ di terreno. Un’impresa non alla portata di tutti.

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