venerdì 17 dicembre 2010

ROMA: CON LO SHAKHTAR OCCASIONE IRRIPETIBILE

L'urna di Nyon è stata benevola. La Roma agli ottavi di finale di Champions League se la vedrà con lo Shakhtar Donetsk di Mircea Lucescu. In queste ore naturalmente sentiremo ripetere la solita litania che da questa fase in poi tutte le squadre sono forti, che un avversario vale l'altro e così via. Resta il fatto che alla vigilia del sorteggio tutti si auguravano di pescare gli ucraini e così è stato. Nel complesso, infatti, lo Shakhtar può essere considerata la meno forte delle avversarie possibili. Non a caso si è qualificata agli ottavi per la prima volta nella sua storia. Anche il fatto di giocare la prima gara in casa potrebbe rivelarsi un vantaggio. Intanto perché più tardi si gioca in Ucraina meglio è, viste le condizioni metereologiche tra fine febbraio ed inizio marzo. Inoltre, quella di Lucescu è una squadra ucraina solo sulla carta. Lo è per lo più in difesa, ma dalla cintola in su è brasiliana. Quindi gente tecnica che ama giocare al calcio, senza eccessivi tatticismi. Una squadra, insomma, che se dovrà giocare in casa con la prospettiva di dover rimontare una sconfitta sarà portata ad aprirsi. In quegli spazi, gente come Menez, può fare sfracelli. Anche perché i quattro di difesa non brillano per la loro velocità. All'Olimpico, dunque, servirà vincere, anche solo con un gol di scarto. Se la Roma potrà andare a Donetsk potendo agire di rimessa il gioco è praticamente fatto.

Certo, tutte queste considerazioni rimangono per ora su un piano teorico. E' bene essere chiari: la Roma vista sin qui può tranquillamente uscire dall'Europa anche per mano dello Shakhtar. Questo per dire che a fine febbraio servirà comunque una squadra molto più simile a quella della passata stagione che a quella scombinata ammirata (si fa per dire) sinora. D'altra parte questa è la condizione necessaria ma non sufficiente affinché la Roma possa rientrare anche nel discorso scudetto. In caso contrario, diventerebbe difficile immaginare una stagione ricca di soddisfazione.

E' andata benino, non benissimo alle altre due italiane. Il Milan è senz'altro favorito sul Tottenham, ma quella londinese è una formazione pericolosa, capace di giocare brutti scherzi. Quanto all'Inter, poi, troverà un Bayern un po' acciaccato come lei ma desideroso di vendicare la sconfitta nell'ultima finale di Champions. Il confronto si annuncia alla pari. Certo, se si pensa che in qualità di seconde classificate, sia Inter che Milan avrebbero potuto pescare avversari come Barcellona, Real Madrid o Manchester United, viene da dire che il sorteggio non è stato proprio malvagio.

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