domenica 18 settembre 2011

ROMA: A MILANO 0-0 IN CHIAROSCURO

Alla vigilia avevo pronosticato un pareggio in Inter-Roma e pareggio è stato. Avevo anche detto che sarebbe stato un risultato da salutare con soddisfazione. Lo penso ancora. Solo che, considerando quello che si dice di Luis Enrique e la sorprendente formazione schierata ad inizio partita (di fatto un 2-5-3), mi aspettavo molto di più sul piano del gioco e dello spettacolo. Intendiamoci: non mancano le note positive. Andare a S.Siro e mantenere per quasi tutta la gare dai sei agli otto uomini nella metà campo avversaria è un grande segnale. Anche perché consente di avviare la fase difensiva già dalla trequarti avversaria. Anche sul piano dei singoli s'è visto qualcosa di buono. Su tutti Kjaer, che già rappresenta una sicurezza ed ha salvato il risultato in una occasione, e De Rossi che partita dopo partita sta tornando quello che conoscevamo. Tuttavia, tutto quel possesso palla, quella grande massa di uomini a centrocampo e nella trequarti avversaria non ha prodotto un numero sufficiente di occasioni da gol. Non solo. A tratti il fraseggio della Roma è sembrato sterile e noioso. Va bene tenere il pallone ma se poi non si libera mai l'uomo al tiro è tutto inutile. Poi c'è la questione Totti. Si può anche decidere di farlo giocare venti metri indietro (a S.Siro sono stati spesso anche quaranta!) ma poi la palla dentro chi la mette? E' giusto continuare a tenere lontano dalla porta l'unico che ha dimostrato di non perdere mai il fiuto del gol? In definitiva, contro un'Inter veramente inguardabile la Roma ha fatto un passo in avanti rispetto a Cagliari. Ma siamo ancora molto lontani dalla squadra che ci aspettavamo.

Nessun commento:

Posta un commento