Inchiesta pubblicata su TS del 8 ottobre 2010
In concomitanza con l’avvio della stagione di coppe europee l’UEFA ha reso noti i meccanismi per la distribuzione della ricca torta dei premi per la partecipazione alla Champions League e all’Europa League. Naturalmente gran parte delle risorse viene garantita dalla competizione principale. Per il solo fatto di accedere alla fase a gironi i club riceveranno la bellezza di 7,2 milioni di euro. A questa base si aggiungono un bonus di 3,9 milioni uguale per tutti ed un supplemento strettamente legato ai risultati: 550 mila euro per ogni gara disputata, 800 mila euro per ciascuna vittoria e 400 mila per ogni pareggio. Chi passerà il turno, poi, riceverà un premio di altri 3 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno, per i fortunati, altri 3,3 milioni per i quarti di finale e 4,2 milioni per le semifinali. Infine, chi vincerà la finale prevista a Wembley il 28 maggio 2011 riceverà altri 9 milioni. Alla finalista sconfitta toccheranno 5,6 milioni. Nel complesso, questo tipo di premi raggiungerà l’ammontare di 413,1 milioni. Come sempre, ogni squadra partecipante riceverà una ulteriore quota legata al market pool generato dai diritti televisivi e che dipenderà dall’importanza del paese, dagli ascolti garantiti dal club e dal suo bacino d’utenza. Questa voce ammonta a 337,8 milioni di euro. In totale, quindi, l’UEFA distribuirà per la Champions League oltre 750 milioni di euro. Inoltre, 55 milioni saranno destinati alle squadre eliminate nella fase degli spareggi. Non mancheranno i premi per le squadre impegnate nella Supercoppa europea. L’ultima finale ha garantito 2,5 milioni al Barcellona e 2 milioni allo Shakhtar. Nell’edizione 2009-10 il monte ricavi per i club è stato leggermente inferiore: 746,4 milioni di euro. Gli introiti maggiori, com’è naturale, sono andati all’Inter che si è laureata campione d’Europa. Il club di Moratti s’è portato a casa la bellezza di 48,759 milioni di euro. A questa cifra i nerazzurri sono arrivati sommando circa 29 milioni di premi per le gare disputate e i turni superati e quasi 20 milioni di quota relativa ai diritti televisivi. Al secondo posto il Bayern, l’altra finalista. Per i bavaresi 44,862 milioni (25+19,862).
Anche l’Europa League regalerà alle 48 squadre partecipanti premi interessanti, in crescita rispetto alla passata stagione. Ogni club incasserà 640 mila euro come premio di partecipazione alla fase a gironi e un bonus di 60 mila euro per ogni match disputato. In aggiunta 140 mila euro per ogni vittoria e 70 mila euro per ogni pareggio. Inoltre, chi raggiungerà i sedicesimi riceverà ulteriori 200 mila euro, per gli ottavi 300 mila euro, per i quarti 400 mila euro e per le semifinali 700 mila euro. Le due formazioni che raggiungeranno la finale prevista a Dublino il 18 maggio 2011 si divideranno l’ultimo premio così: 3 milioni alla vincente e 2 milioni alla finalista sconfitta. Anche l’Europa League prevede un ulteriore importo generato dal market pool. Nel complesso, la squadra vincitrice della prossima edizione della competizione avrà la possibilità di portare a casa un premio complessivo massimo di 6,44 milioni di euro, al netto del market pool. Nella passata stagione la seconda coppa europea ha distribuito in totale 135 milioni di euro. All’Atletico Madrid, squadra vincitrice, sono andati 6,36 milioni di euro, mentre l’altra finalista, il Fulham, ha portato a casa 10 milioni.
Un interessante elaborazione di StageUp consente di osservare come la regolare partecipazione alla Champions League rappresenti una vera miniera d’oro per i club europei. Soprattutto per quelli inglesi che, a differenza degli altri paesi importanti, sono sempre i soliti quattro. La regina degli introiti è il Manchester United che nelle ultime sette edizioni (2003-10) ha portato a casa oltre 216,5 milioni di euro, una media ben superiore ai trenta milioni per ogni stagione. Ad un’attaccatura troviamo il Chelsea che ha guadagnato un po’ meno di 216 milioni, anch’esso oltre trenta milioni stagionali. Rappresenta un bel vantaggio, rispetto ad altri club, poter contare anno dopo anno su una cifra così ragguardevole. Molto staccato l’Arsenal che comunque ha ricevuto quasi 190 milioni di euro. In ogni caso, è significativo il fatto che le prime tre in questa speciale graduatoria siano tutte formazioni della Premier League. Al quarto posto la prima delle italiane, l’Inter, che conferma di essere nell’ultimo periodo la nostra rappresentante principale all’estero. Per i nerazzurri circa 174,5 milioni di euro. A seguire l’unica francese presente nella top 10. Naturalmente è il Lione che ha avuto la possibilità di sostenere il costante rinnovo dei suoi quadri tecnici anche grazie alla ragguardevole cifra di quasi 168 milioni garantita dall’UEFA. A seguire altre squadre che, però, hanno all’attivo soltanto sei partecipazioni. Il Barcellona, sesto, ha guadagnato 167,7 milioni, mentre il Bayern, prima ed unica tedesca, ha portato a casa oltre 165 milioni. All’ottavo posto il Liverpool che ha sfiorato i 160 milioni. La seconda ed ultima squadra italiana presente in classifica è il Milan che ha guadagnato poco più di 154 milioni. Al decimo posto il Real Madrid che, nonostante abbia fatto il pieno di partecipazioni, sette su sette, non è andato oltre i 138 milioni di euro a causa delle ripetute eliminazioni agli ottavi degli ultimi anni.
Avendo tre squadre piazzate nei primi tre posti è normale che l’Inghilterra comandi saldamente anche la classifica degli introiti per nazioni. I quattro club inglesi, che nelle ultime sette edizioni sono rimasti sempre Manchester United, Chelsea, Arsenal e Liverpool, hanno generato oltre 781 milioni di euro che significano un ricavo medio per club di oltre 195 milioni in sette anni. Un’enormità. L’Italia è seconda con circa 592,5 milioni prodotti dalla partecipazione di sette differenti club, per un ricavo medio di 84,6 milioni. Al terzo posto la Spagna che rappresenta un caso del tutto particolare. Quella iberica, infatti, è la nazione calcisticamente più democratica, avendo iscritto alla Champions League, nelle ultime sette edizioni, la bellezza di dieci formazioni differenti. Queste hanno generato quasi 535 milioni di euro. Il loro elevato numero, però, ha provocato una certa dispersione che ha fatto sì che il ricavo medio per club non abbia superato i 53,5 milioni di euro. La Germania si conferma la quarta forza economica del calcio europeo. I club tedeschi, infatti, hanno incassato circa 411 milioni di euro con una media per club di 58,7 milioni. A seguire, com’è facile prevedere, la Francia che, a fronte della presenza costante del Lione, ha tenuto in corsa sei formazioni. Nel complesso i ricavi sono stati di 379,4 milioni per una media molto alta di 63,2 milioni. Al sesto posto troviamo l’Olanda che in questi sette anni ha iscritto appena tre club, i soliti. Questi hanno generato quasi 168,5 milioni di euro con oltre 56 milioni di media per club. A seguire troviamo, sempre con tre club, il Portogallo con quasi 142 milioni (47,3 milioni per club) e la Grecia con circa 135 milioni (quasi 45 milioni per club). Al nono posto la Scozia che ha beneficiato della partecipazione dei soli Rangers e Celtic. Gli scozzesi hanno guadagnato complessivamente quasi 107 milioni, 53,3 milioni a testa. Al decimo posto la Turchia, nazione emergente, che con tre club ha totalizzato quasi 106 milioni. I turchi sono quelli che guadagnano meno in media per club: solo 35,2 milioni ciascuno.
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