sabato 30 ottobre 2010

SU TOTTI DECISIONE DEMENZIALE

La moviola di Mediaset Premium, sapientemente orchestrata dall'amico Graziano Cesari, ha mostrato inequivocabilmente l'accaduto. Durante la corsa, dopo aver servito a Vucinic l'assist che si concluderà col 2-0, Totti viene sgambettato da Olivera. Un fallo fastidioso e vigliacco, soprattutto perché inutile. Totti indispettito si avvicina verso il giocatore allungando le mani, quasi a voler dire "ma che combini?" Olivera, per tutta risposta, alza il gomito con un movimento che potrebbe configurarsi come leggera gomitata. Gervasoni, a pochi centimetri dai due espelle entrambi. Una decisione demenziale. Un arbitro con granu salis avrebbe ammonito il giocatore del Lecce e sarebbe finità lì. Un altro più severo e rispettoso del regolamento avrebbe espulso Olivera e, ad esagerare, avrebbe comminato un giallo a Totti. L'espulsione del romanista trova tutti d'accordo: è un'invenzione di Gervasoni. Vistosi vittima di un torto (il fallo da dietro) e la beffa (l'espulsione) Totti ha perso la testa. L'hanno dovuto bloccare in molti nel sottopassaggio perché non mettesse le mani addosso a Olivera. Reazione esagerata, certo. In certe occasioni Totti non sa controllarsi, certo. Ma ci provassero i soliti moralisti, dispensatori di reprimende nei confronti del capitano della Roma, a farlo passare dalla ragione al torto. A differenza dei giocatori di altre grandi squadre, a quelli giallorossi certi episodi capitano spesso e volentieri. Non sempre si può digerire ogni vessazione con calma serafica. Arriva il momento che si perdono le staffe. Nel caso specifico, una decisione assurda dell'arbitro priverà Totti del derby. Difficile mandarla giù. Ora ci sarà la squalifica. Considerando che è capitano e la sua reazione probabilmente saranno tre le giornate, riducibili a due previo ricorso. Questo da regolamento. Comunque non è giusto. Quando le immagini televisive dimostrano chiaramente che un arbitro s'è sbagliato le sanzioni non dovrebbero partire automatiche. Il fatto è che dipenderà tutto da quello che scriverà Gervasoni sul suo personale referto. Martedì attenderemo con ansia di conoscerlo. Siamo proprio curiosi di sapere come giustificherà un provvedimento che, lo ripetiamo, altro non si può definire che demenziale.

1 commento:

  1. Ciao Antonio, è sempre un piacere leggerti. Sono molto spesso d'accordo con te, come sai, e anche questa volta posso dirti di essere completamente d'accordo...a metà. Ok, l'espulsione è ingiusta, sono d'accordo, non è esagerata. E' proprio inventata. Ci poteva stare il giallo per entrambi, o più correttamente il rosso per Oliveira e il giallo per Totti. Ma l'espulsione sicuramente no. Quello che però non condivido è il porre troppo l'enfasi sull'errore dell'arbitro piuttosto che sulle conseguenze che ne sono derivate. Mi spiego. Un errore dell'arbitro non può giustificare certi comportamenti, e quello che accade troppo spesso a Roma, è di tendere ad "assolvere" i giocatori che reagiscono. Mexes a Brescia, per esempio, Totti sabato. Due decisioni arbitrali scandalose, ma due reazioni che sono passate alla cronaca come: "hanno fatto bene",o "onore a...", o "io avrei fatto lo stesso". Il problema è proprio questo. Il barcellona è stato defraudato della finale di champions league l'anno scorso per l'annullamento di un gol regolare di bojan al 93. Nessuno ha fatto vedere scene di isteria o rincorso l'arbitro et similia. Così come non è successo in Inghilterra Germania al gol di Lampard. A me sembra che sia un malcostume molto italiano, quello di credere di poter reagire come ci pare e piace tanto i tifosi sono contenti. Non si può liquidare una reazione del genere con un semplice "reazione comunque da stigmatizzare". Va analizzata e criticata a fondo, perchè altrimenti i giocatori (parlo di totti e mexes perchè segui da vicino la roma, ma ci sono tanti casi sia chiaro) si sentiranno sempre legittimati a comportarsi così. Che è sbagliatissimo punto. A prescindere dalla causa. Spero di non averti annoiato con questo punto di vista. Un abbraccio

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